ABOUT US
Rassegna stampa 2022
Articolo di Valentina Lonati – thewom.it – 11 maggio 2022
Secondo il Global Gender Gap Report del 2021, in Italia solo il 15,72% delle ragazze sceglie di dedicarsi a un percorso di studi in ambito ICT (Information Communication Technology), contro il 33,93 % dei ragazzi. Un divario confermato anche dal Global Gender Gap Index 2021, in cui l’Italia si è posizionata al 63esimo posto dietro al Peru, alla Bolivia, ma anche al Madagascar, allo Zambia o al Suriname.
Proprio per colmare questa distanza è nato hacker_ , progetto multidisciplinare che si sviluppa attraverso una giornata all’insegna della tecnologia al femminile con l’obiettivo di avvicinare quante più ragazze al mondo STEM. L’evento, oggi alla seconda edizione e previsto per il 18 maggio al Castello Sforzesco, nasce da un’idea di Scilla Signa, da anni attiva nel campo della formazione digitale di ragazze e ragazzi e organizzatrice di eventi e iniziative sul gender gap.
La giornata del 18 maggio si svilupperà in due programmi paralleli: uno dedicato a cento alunne delle scuole superiori di Milano che si confronteranno con la tecnologia, sperimentando di persona il learning by doing attraverso la creazione di un’app. Divise in 10 team, realizzeranno un progetto sotto la supervisione di coach esperti che le coadiuveranno durante tutto il percorso.
I loro progetti verranno poi valutati da una giuria composta da role models provenienti dal mondo IT, come Floriana Ferrara di IBM Italia, Mara Tanelli di “POP: Equal Opportunities at Politecnico di Milano”, Nicoletta Mastropietro di A2A,Aurora Simonetti, di Red Hat Italy e Paola Scarpa di Google Italy. Saranno loro a condurre momenti di mentoring alle ragazze, condividendo le loro esperienze professionali e i loro percorsi di formazione. Successivamente, nel pomeriggio, valuteranno i progetti presentati dalle studentesse e selezioneranno il team vincente a cui andrà un premio del valore di € 1.000.
Sempre nel pomeriggio si terrà poi il panel di donne con ruoli manageriali che racconteranno cosa è il gender gap e come si combatte. A partire dalle 14.30, saliranno sul palco di hacker_, moderate dal giornalista Simone Spetia, manager internazionali come Sandra Mori di Coca Cola, Giulia Rossi di AWS, Guia Lanciani di Medtronic, Lucia Cariati di Sodexo Italia, Piera Carrà di Avio Aero, Giulia Pastorella del Comune di Milano, Barbara Terenghi di Edison.
I talk avranno l’obiettivo di fare il punto sui temi legati al gender gap, portare best practices, dialogare e interrogarsi sul perché l’Italia si classifichi ancora agli ultimi posti in Europa in fatto di gender equality.
Dopo questa giornata, poi, hacker_ proseguirà il suo viaggio con un itinerario in tutta Italia, in modo da raggiungere sempre più ragazze, più aziende, persone e istituzioni. La terza edizione è prevista a Roma, a metà novembre 2022.
Per leggere l’articolo completo, clicca qui
Askanews – 3 maggio 2022
Arriva a Milano hackher_, rassegna sul Gender gap tecnologico
Il 18 maggio studentesse e leader del mondo STEM a confronto
Milano, 3 mag. (askanews) – L’Italia nel 2021 si è posizionata al 63esimo posto nel Global Gender Gap Index 2021, dietro al Peru, alla Bolivia, ma anche al Madagascar, allo Zambia o al Suriname. In Italia infatti, in tema di gender gap tecnologico, solo il 15,72% % delle ragazze sceglie di dedicarsi a un percorso di studi in ambito ICT, contro il 33,93 % dei ragazzi (Dati del Global Gender Gap Report 2021).
Per raccontare questo divario il 18 maggio a Milano, al Castello Sforzesco a Milano, si terrà la seconda edizione di hackher_, la più importante rassegna italiana sul gender gap tecnologico. Dopo il successo della sua prima edizione torinese (nell’ottobre 2021), hackher_ torna con il suo progetto multidisciplinare, nato con l’obiettivo di avvicinare quante più ragazze al mondo STEM (Science, technology, engineering, and mathematics), attraverso una giornata all’insegna della tecnologia al femminile.
In un contesto di questo tipo, si legge in una nota, assume una rilevanza ancora maggiore il lavoro di hackher_ che il prossimo 18 maggio porterà cento alunne delle scuole superiori di Milano a confrontarsi con la tecnologia e ad ascoltare le case histories di alcune delle più brillanti rappresentanti femminili del mondo STEM internazionale.
Le cento studentesse invitate all’evento formativo al Castello Sforzesco dovranno sperimentare il learning by doing attraverso la creazione di un’app, partendo dalla fase iniziale di brain storming e team working (10 team da 10 ragazze) fino alla presentazione del progetto, realizzato sotto la supervisione di coach esperti che le coadiuveranno durante tutto il percorso.
Al team vincente andrà un premio del valore di 1.000 euro.
Ma hackher_ 2022 sarà anche un momento di formazione, con un panel di donne con ruoli manageriali che racconteranno cosa è il gender gap e come si combatte. A partire dalle 14.30, saliranno sul palco di hackher_, moderate da Simone Spetia (giornalista a Radio 24, conduttore di 24 Mattino), manager internazionali come:
BARBARA LUCINI | Responsabile People Value & Engagement di Generali Italia e Direttore HR di Generali Welion SANDRA MORI | Former DPO Europeo di Coca-Cola, consigliere di amministrazione del Politecnico di Milano e Fondazione Milano GIULIA ROSSI Principal Digital Innovation Lead – South Europe Amazon Web Services (AWS) GUIA LANCIANI | Customer Care & Supply Chain Director, EMEA Order to Deliver Lead Medtronic LUCIA CARIATI | HR and DE&I Manager Sodexo Italia PIERA CARRÀ | Chief Information Officer Avio Aero – a GE Avia-tion Business GIULIA PASTORELLA| Consigliera Comunale di Milano Presidente della Commissione Servizi Civici, Digitalizzazione BARBARA TERENGHI | Chief Sustainability Officer & CEO’s Office Di-rector Edison
L’evento sarà sostenuto da Generali Italia come main sponsor e da altri partner tra cui: Google, IBM, Amazon Web Services (AWS), Edison, Fastweb,Medtronic, Sodexo Italia, a2a, Avio Aero, Red Hat, Bip, SIDI, Microelettrica, MFT, Movida, MockFlow, Anitec-Assinform e altri.
La cordata di grandi brand e il Patrocinio del Parlamento Europeo rendono hackher_ un evento di grande interesse che verrà presto esportato in Europa. La terza edizione è prevista a Roma, a metà novembre 2022.
Per leggere l’articolo completo, clicca qui
Carlotta Sisti – Elle Magazine – 24 aprile 2022
Per leggere l’articolo completo, clicca qui
Articolo del giornale Vita – 12 ottobre 2021
In occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze Unicef denuncia come anche nei Paesi a medio e alto reddito solo il 14% delle studentesse con i migliori risultati in materie Stem si aspetta di lavorare nei campi della scienza e dell’ingegneria. In Europa l’Italia è 25esima per disparità di genere nel settore high tech. A Torino, il 14 ottobre un evento nel segno della Gender Digital Equality.
Quest’anno la Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze che si celebra oggi, 11 ottobre, è dedicata al tema “Digital generation. Our generation”. La presidente di Unicef Italia, Carmela Pace, ricorda che «Nei paesi a medio e alto reddito, solo il 14% delle ragazze che hanno ottenuto i migliori risultati in scienze o matematica si aspettavano di lavorare nel campo della scienza e dell’ingegneria, rispetto al 26% dei ragazzi con i migliori risultati. A livello globale, solo il 22% dei professionisti dell’intelligenza artificiale (AI) sono donne, un enorme divario di genere che è attualmente al centro della progettazione degli algoritmi che hanno un impatto su tutte le nostre vite».
Inoltre, non va neppure sottovalutato il fatto che nel mondo la percentuale di donne tra i laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (le cosiddette materie Stem) è inferiore al 15% in oltre due terzi dei paesi e che il divario di genere tra gli utenti globali di Internet sta crescendo, dall’11% nel 2013 al 17% nel 2019, ed è più ampio nei paesi meno sviluppati del mondo, al 43%. «Promuovere l’uguaglianza di genere significa garantire maggiori opportunità alle bambine e alle ragazze per colmare il gap rispetto ai loro coetanei maschi, significa attuare un cambiamento culturale globale che si traduca concretamente in equità salariali uomo-donna, opportunità, sicurezza, protezione sociale, uguali possibilità di accedere all’istruzione per bambine e ragazze. Noi dell’Unicef continueremo a lavorare perché questo avvenga», ha concluso Carmela Pace.
Anche l’ultimo report della Commissione Europea fotografa l’Italia come un ambiente poco meritocratico e non del tutto fondato sull’uguaglianza e sulle pari opportunità: è infatti piazzata agli ultimi posti nella classifica sul Vecchio Continente (25esima su 29) per disparità di genere nel settore high tech. L’impegno è quindi quello di creare occasioni e opportunità affinché siano le stesse ragazze a scegliere il proprio destino e percorso professionale, in assenza di condizionamenti e imposizioni sociali. Il futuro richiede l’eliminazione di divari e retaggi culturali che condizionano e limitano l’accesso delle donne al mondo IT.
Anche per questo il 14 ottobre al Toolbox di Torino non si celebra solo la gender digital equality ma una nuova prospettiva di approccio all’inclusione. A curare l’evento è hackher_ , un progetto multidisciplinare che ha l’obiettivo di avvicinare il genere femminile al mondo Stem e che nasce da Bridge The Gaps, realtà non profit che è impegnata ad abbattere il divario che incrementa le discriminazioni sociali, mirando a rendere la tecnologia alla portata di tutti. Le ragazze partecipanti, sotto la supervisione di coach esperti, avranno la possibilità di mettersi alla prova ideando e sperimentando il learning by doing, acquisendo competenze tecniche con cui potranno ideare e realizzare la loro mission.
L’appuntamento non ha solo lo scopo di avvicinare l’universo femminile all’impatto sfidante dell’ambito tecnologico ma anche infondere fiducia sul fatto che non ne sia precluso a nessuno l’ingresso e crescita professionale.
L’evento è sostenuto da Bakeca.it, piattaforma di riferimento nel settore degli annunci gratuiti che mette a disposizione un buono Amazon del valore di mille euro al team ritenuto vincente nell’Hackathon da una giuria di role models del settore IT.
Intervista su radio RTL – 29 settembre 2021
Articolo del giornale Corriere della Sera – 14 ottobre 2021
Scuola, sfida hitech per 100 studentesse delle superiori.
Grazie al progetto «HackHer», organizzato dalla società no profit Bridge the Gap e sostenuto dal sito di annunci Bakeca.it.
Non tutte le bambine sognano di diventare ballerine. Ma ancora non pensano di essere portate per le materie tecnologiche. Per promuovere la parità di genere nel settore hi tech, ieri 100 studentesse delle scuole superiori hanno toccato con mano cosa vuol dire iniziare a sviluppare un’app. Grazie al progetto «HackHer», organizzato dalla società no profit Bridge the Gap e sostenuto dal sito di annunci Bakeca.it, si sono sfidate in un «hackathon» durato tutta la giornata negli spazi di Toolbox coworking. A supportarle, un panel di 7 donne arrivate ai vertici di aziende come Google, Ibm e Zoom che si sono confrontate in una tavola rotonda sul gender gap in questo campo.
Le ragazze sono ancora lontane anni luce dal mondo delle scienze e della tecnologia. Secondo l’ultimo report della Commissione Europea sulle disparità di genere, l’Italia è al quartultimo posto in Europa nel settore high tech. «La strada da fare è ancora tantissima, dicono che ci vorranno 99 anni per colmare l’attuale divario – ha ammesso Scilla Scigna, fondatrice di Bridge the Gap -, ma noi non ci scoraggiamo: il prossimo anno vogliamo raddoppiare i numeri del progetto».
Ieri 100 studentesse di quinta dei licei Alfieri, Gioberti e Santorre di Santarosa sono state divise in 10 gruppi e si sono messe al lavoro con 10 tutor. Hanno scelto un progetto e hanno sviluppato i primi punti delle relative app, scoprendo che potrebbe piacergli farlo da grandi. «Non ci avevo mai pensato prima, ma mi sono divertita a sviluppare il design dell’app – conferma Giorgia Di Pardo, 18 anni, studentessa del Santorre -. Ora terrò in conto anche questa possibilità per il mio futuro».
Le aziende del digitale hanno bisogno di ragazze, ma non le trovano. «In questo campo arrivano solo candidature da parte di maschi, sia a noi che alle aziende che mettono annunci– ha spiegato Stefano Pavignano, amministratore delegato di Bakeca -. È un problema che ha un impatto diretto sul nostro business ed è un peccato per le ragazze».
Servizio di Tg Piemonte – 14 ottobre 2021
La Repubblica – 14 ottobre 2021
Stem, una cosa da donne: hackathon di Torino, le storie delle studentesse.
“Ho scoperto l’amore per le materie stem durante il lockdown. Ho iniziato a programmare per occupare il tempo e presto farò domanda per ingegneria informatica”. Martina Ranno ha 18 anni, è all’ultimo anno di classico al liceo Gioberti di Torino e già sa cosa farà il prossimo. Elettra Cazzola, all’indirizzo linguistico, invece “non ho molte idee diverse sul mio futuro. Ho deciso di conoscere il mondo stem con questa iniziativa per avere uno spunto in più e ho scoperto di avere le carte in regola, ho la creatività giusta”. Beatrice Mina, 19 anni, studentessa dell’istituto Santorre di Santarosa, sa che farà medicina ma anche di dover combattere per il gap perché “in ogni settore non si può andare avanti con una mentalità sola, già quando monto i mobili i miei amici mi dicono “fallo fare a tuo padre, se ne intende di più””.
Martina, Beatrice ed Elettra sono solo tre delle 100 studentesse delle superiori che, puntuali alle 8 di questa mattina fino al tardo pomeriggio, hanno partecipato all’hackathon “adrenalinico e appassionante” per scoprire che, no, le stem non sono “cose da uomini” e che sono anche divertenti. Sono gli obiettivi del progetto hackher promosso dalla no profit torinese Bridge The Gaps, oggi andato in scena con un’intera giornata per parlare di gender equality, con il sostegno di Bakeca, nella cornice di Toolbox a Torino, e che per i prossimi anni già guarda al resto dell’Italia e perché no al resto del mondo.
Parlare e confrontarsi ma anche divertirsi e mettersi alla prova: le studentesse, divise in 10 team, si sono sfidate in challenge, tra quiz e boati d’entusiasmo, e progetti, con l’obiettivo di sviluppare un progetto che una giuria al femminile ha giudicato. Il vincitore, che era incentrato sulla lotta alle disuguglianze, si è aggiudicato un premio di mille euro in buoni. al loro fianco anche sette professioniste e manager delle più importanti realtà tecnologiche e informatiche di italia, che hanno raccontato la loro esperienza: Ilaria Tiezzi, digital executive di fortune 40 under 40; Mara Tanelli, docente di automatic control al politecnico di Milano; Flavia Weisghizzi, cmo di Finix; Anna Maria Siccardi, co-founder di rete del dono e fondatrice di Bakeca; Floriana Ferrara, manager di IBM Italia e Giulia Pastorella, manager di Zoom.
Il progetto, patrocinato anche dal Parlamento Europeo, ha trovato l’entusiasmo delle ragazze, ma anche la narrazione dei limiti che ci sono. A partire dalle percentuali sulla presenza di donne nel settore stem.
“I dati dicono che ci vorranno 99 anni per intravedere la parità di genere e non possiamo aspettare, per questo c’è bisogno di iniziative simili – spiega l’organizzatrice Scilla Signa -. Il gender gap è una realtà, nel settore tecnologia le ragazze sono meno del 10 per cento e il COVID ha influito in generale proprio nei gap aziendali, difficilmente le donne raggiungono un livello apicale. Per questo la decisione di condividere l’esperienza con donne che sono modelli, per spiegare che noi non siamo supereroine ma che è normale essere madre e donna in carriera. Non bisogna spaventarsi ma scegliere e partire. Noi lo facciamo da Torino, ai piedi dell’Europa, puntando ad aumentare sempre l’impatto, ampliando il numero degli studenti e la fascia d’età. Sono loro – conclude – che devono scegliere e devono avere la possibilità di farlo”.
Servizio del Sole 24 Ore – 15 ottobre 2021
Askanews – 15 ottobre 2021
Anna Maria Siccardi, imprenditrice, nel “Club degli investitori”, fa qualche esempio: “Se io dico ‘scienziati’ e quando voglio rappresentare la scienza metto sempre la faccia di Einstein, una bambina fa fatica a immaginare che uno scienziato possa essere anche una donna, la parola forma la mente; e quindi arrivare poi quando le ragazze hanno 16/17 anni a convincerle che possono avvicinare le materie scientifiche e tecniche sentendosi a casa loro diventa più difficile. Dobbiamo cominciare a fare tutti quanti lo sforzo di cambiare il linguaggio”.
Poi i progetti delle aziende. Floriana Filomena Ferrara, Corporate social responsability manager IBM Italia, ci parla di Nerd (Non è roba per donne?), progetto portato avanti dalle informatiche, volontarie, di Ibm con le università.
“Quello che cerchiamo di fare con le ragazze delle superiori è portarle all’interno delle università per far loro provare cosa significhi essere una donna che lavora nel digitale, quello che chiediamo alle ragazze è concedersi il beneficio del dubbio per poter abbattere quello stereotipo di genere”.
Flavia Weisghizzi, marketing director di Finish Technology solution, sottolinea quanto il mondo tech a sua volta abbia bisogno delle competenze delle donne. “Nel mondo di oggi sappiamo che c’è un buco di 200mila posizioni in Europa nel mondo tech ed è impossibile pensare che non possa essere coperto anche dalle donne, è una perdita importante dal punto di vista del lavoro e delle possibilità che la tecnologia oggi offre”.
“Oggi se una ragazza vuole diventare ingegnera lo può fare senza nulla togliere alla sua femminilità, è un messaggio che vorrei dare a tutte: provateci”, aggiunge.
Le imprenditrici ed esperte hanno partecipato ad un panel durante il Toolbox Hackaton di Torino, organizzato non solo per celebrare la gender digital equality ma una nuova prospettiva di approccio all’inclusione. A curare l’evento è hackher_, progetto multidisciplinare che avvicina il genere femminile al mondo STEM e fa riferimento a Bridge The Gaps, realtà non profit che si impegna ad abbattere il divario che incrementa le discriminazioni sociali, mirando a rendere la tecnologia alla portata di tutti. A sostenere l’evento è Bakeca.it, piattaforma del settore degli annunci gratuiti che ha messo a disposizione un buono Amazon del valore di 1.000 al team ritenuto vincente nell’Hackathon da una giuria di role models del settore IT. Le ragazze partecipanti, sotto la supervisione di coach esperti, hanno avuto la possibilità di mettersi alla prova ideando e sperimentando il learning by doing, acquisendo competenze tecniche per portare termine il loro compito.